Venduta all’asta per oltre 27mila euro “Davanti a te”, la nuova scultura immateriale di Salvatore Garau

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A cinque mesi dalla vendita all’asta per 15mila euro dell’opera invisibile “Io sono”, una nuova scultura immateriale di Salvatore Garau è stata aggiudicata martedì scorso per la cifra record di 27.120 euro (diritti compresi) durante 4-U news, il consueto format dedicato all’arte contemporanea da parte dell’auction house di Art-Rite Milano. “Davanti a te” (questo il nome della particolare creazione dell’artista italiano, come indicato nel certificato di autenticità deve essere collocata in uno spazio libero da qualsiasi ingombro (dimensioni circa 200×200 cm). Stimata in partenza fra i 12 e i 16mila euro, l’opera ha quasi raddoppiato il suo valore, arrivando “al martello” a 27.120 euro (diritti compresi) e lasciando nelle mani dell’acquirente, come in occasione della vendita della precedente scultura, il solo certificato di garanzia che testimonia l’archiviazione dell’opera e che rappresenta l’unico elemento tangibile. “Questa nuova scultura è per me la più enigmatica ed inquietante”, spiega Garau. “La pittura non mi è più sufficiente, da sola, a descrivere ciò che sta accadendo intorno a noi, nell’intero pianeta. Oggi la “materia immateriale” delle mie sculture, per me, ha il potere di evocare, come nessun’altra, le paure che invadono la nostra esistenza e condizionano il nostro futuro. L’assenza, più della presenza, enfatizza i nostri drammi ed è la protagonista assoluta dei nostri tempi”. Nato a Santa Giusta, nell’Oristanese, 68 anni fa, Salvatore Garau vive e lavora tra Milano e la Sardegna, Da oltre quarant’anni è scultore e pittore “iper-visibile”, che ha esposto le sue opere in tutto il mondo. Rispetto alle tele, spesso di grandissime dimensioni, e alle immense sculture in ferro battuto alte anche dodici metri, le opere immateriali fanno da spettacolare contraltare: “Davanti a te” è una scultura che non ha necessità di mostrarsi (oggi troppo è mostrato), ma sa di esistere veramente”, chiosa l’artista sardo. Forse “davanti a te” c’è la tua coscienza, la forma del tuo essere carne e ossa, ci sono le riflessioni del tuo spirito che mirano al bello? Oppure c’è qualcosa o qualcun altro che probabilmente sa tutto di te, ti controlla e ti condiziona?”.