Arriva alla conclusione, al PACTA Salone di Milano, il progetto “DonneTeatroDiritti”, ideato da Annig Raimondi. Si chiude, infatti, il prossimo 31 maggio la quattordicesima edizione della manifestazione teatrale con “Funamboli – primo step”, un’opera sul baratro della modernità, prodotta dall’associazione culturale Tarmeh, con la regista Aram Ghasemy e altri artisti iraniani. “L’essere umano subisce una metamorfosi costante”, spiega la Ghasemy. “Processi naturali della vita, come il passaggio dall’infanzia all’età adulta o l’invecchiamento, sono sostanzialmente modificazioni del corpo, ma ci sono cambiamenti che trascendono l’aspetto biologico, influenzando la mente e provocando la reazione dei corpi. Di questi muta-menti irregolari, lenti o repentini, è responsabile il contesto ambientale che circonda, appunto, l’essere umano. Se guardiamo la vita di un corpo come un video accelerato, quello che vediamo è una metamorfosi. Tre corpi in situazioni diverse subiscono tre metamorfosi diverse, tre corpi diversi (donna, uomo, bambino) nella stessa situazione mutano in maniera differente. Di fronte a fenomeni sociali come la guerra, la povertà, la violenza di genere e l’emigrazione come reagisce il corpo? I muscoli, il tono di voce, lo sguardo o il modo di muoversi cambiano? Cosa succede al nostro modo di pensare, ai nostri atteggiamenti e comportamenti? Come e quanto mutiamo interiormente?”. Aram Ghasemy è un’artista multidisciplinare iraniana. Laureata presso la Facoltà di Teatro dell’Università di Arte e di Architettura di Teheran e presso l’Accademia milanese delle Belle Arti di Brera, si è diplomata come attrice all’Accademia di Recitazione Amin Tarokh/Film Ac-ting Studio. Dal 2000 è autrice e regista teatrale e fonda la compagnia Tarmeh, nella quale insegna teatro anche ad attori diversamente abili. Dal 2007 vive e lavora in Italia.
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