Premio internazionale “Aerofagia intellettuale del Terzo millennio” (primo riconoscimento dell’Accademia Ambrosiana dell’aperitivo teologico)

Milano radical chicNews

Written by:

L’Accademia Ambrosiana dell’aperitivo teologico, nonostante i tempi di epidemia ed infodemia, prosegue nella divulgazione dei valori sociali propri dell’aperitivo mediolanense. Laddove i problemi sanitari impediscono la fruizione dei cibi tipici del tardo pomeriggio della “Milano da bere”, l’Accademia prosegue nelle sue attività sul piano teologico virtuale al fine di non interrompere le tradizioni del rimpianto miracolo economico. A tal fine è istituito un premio internazionale che riconosce i meriti dei pensatori del terzo millennio che spiccano per apoditticità del pensiero e grande tensione ideologica. Tali pensatori, inoltre, si distinguono nell’abilità nell’evitare di farsi influenzare dalla realtà naturale. L’aerofagia intellettuale è oggi divenuta il motore immobile del pensiero contemporaneo e svolge un ruolo di grande proattività nell’ambito della distrazione di massa della società civile. Mentre l’audience dei media e dei social viene sempre più incatenata alla realtà virtuale, una schiera di pensatori di grande flatulenza intellettuale elabora senza sosta tesi sempre più illogicamente ardite per portare tale meteorismo ad assumere un ruolo guida della società, Chi non ricorda il motto “la fantasia al potere”? Potremmo entrare in una nuova fase del pensiero contemporaneo caratterizzata dal motto “Ma che campi a fa’?”. Tale cultura supera il triste concetto “Senectus ipsa est morbus” con il quale il boiardo romano Lucio Anneo Seneca aveva marchiato la vecchiezza. Nella società del pensiero aerofago si abbandonano definitivamente i canoni della logica aristotelica e scolastica al fine di allineare la pubblica opinione al pensiero unico radical chic. Le argomentazioni intellettuali per stabilire il sesso degli angeli non serviranno più, chiunque potrà declamare in un talk show o in un reality show le sue emissioni gassoso-intellettuali senza avere il fardello di dover argomentare alcunché.

Nell’acquisire questa nuova logica diventeremo liberi di credere in tutto quello che la cultura ufficiale ci raccomanda. Il vecchio adagio cartesiano “penso, quindi sono” sarà sostituito dal più moderno e comprensibile “l’ho letto sui social”. Dai nostri balconi potremo sempre più agevolmente declamare che “tutto andrà bene” e che siamo campioni di qualunque campionato. Nel contatto in videoconferenza potremo avere una nuova socialità basata sull’esclusione del video e sull’abbassamento dell’audio. Il primo pensatore al quale si attribuisce il premio è Ezekiel Emanuel, per il suo saggio “Perché spero di morire a 75 anni” con la seguente motivazione: “Pensatore di rara caratura gassosa, nel legare il concetto di utilità della vita all’efficienza fisica, riesce a sublimare il pensiero contemporaneo slegandolo da vecchi orpelli quali la dignità e la soprannaturalità. Anche se, ad oggi, non vi sono state schiere di seguaci pronte al pio transito per seguire tale afflato intellettuale, si ritiene che presto i sistemi pensionistici e le difficoltà sanitarie dimostreranno la bontà di tale architrave del pensiero unico”. Fin qui la motivazione ufficiale, ma si può aggiungere che delle tesi così ardite meritano un riconoscimento ulteriore attraverso il conferimento del cavalierato dell’Ordine Trappista del “Ricordati che devi morire”. Tali ambiti riconoscimenti potranno essere ritirati dagli eredi dell’interessato all’atto delle celebrazioni per la scomparsa entro e non oltre il settantacinquesimo anno d’età. Si ritiene utile avviare le opportune sollecitazioni affinché il futuro “de cuius” possa trovare adeguata collocazione nel nostro Famedio…

 

Cybergeppetto