L’arte poliedrica di Sara Montani a MILANO SCULTURA, in programma da domani a domenica prossima alla Fabbrica del Vapore

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Sara Montani, la cui produzione artistica abbraccia più linguaggi, dalla pittura alla scultura, dalla fotografia all’incisione, alle installazioni e ai libri d’artista, impiegando materiali e tecniche varie, parteciperà alla settima edizione di MILANO SCULTURA, in programma da domani a domenica prossima alla Fabbrica del Vapore, in via Procaccini al civico 4. L’artista milanese sarà presente con 15 opere, tra sculture in resina e lastre in metacrilato impresse e inchiostrate, che rappresentano tutte un solo tema.

“Un capo d’abbigliamento ha un significato culturale e sociale”, afferma la Montani. “Concentra la funzione pratica, legata alla vestibilità e al gusto dell’epoca, e quella simbolica, che identifica uno status sociale, civile e religioso. L’abito attesta l’evoluzione dal punto di vista antropologico/etnografico, documenta la trasformazione del costume, della moda, del consumo e, quale prodotto dell’industria tessile, anche il punto di vista socio/economico. E poi gioca con il concetto dell’indossare, non solo l’abbigliamento fisico, ma anche l’identità e il significato culturalmente associato agli abiti”.

Formatasi all’Accademia di Belle Arti di Brera con Tito B. Varisco e Guido Ballo, Sara Montani espone dal 1970 ed è stata invitata a prestigiose manifestazioni internazionali, conseguendo diversi premi e segnalazioni. Le sue opere figurano in collezioni e raccolte di enti pubblici e privati, in Italia e all’estero. Dal 2022 è membro del Consiglio Direttivo del Museo milanese della Permanente.

Alice e coulotte con i fiocchi, resina e cotone (Sara Montani, 2018)

Con un parterre di circa 50 tra artisti e gallerie, la nuova edizione di MILANO SCULTURA rimarca, da un lato, la sua identità ibrida, tra fiera d’arte ed evento espositivo dallo spiccato profilo curatoriale, mentre dall’altro affonda sempre più le sue radici nel capoluogo lombardo attraverso una serie di iniziative che rendono più stretto il rapporto con la città.

La rassegna, sotto la direzione di Ilaria Centola e con la curatela di Valerio Dehò, è organizzata con il patrocinio del Comune di Milano e si propone come hub culturale, non solo per artisti e gallerie, ma anche per un pubblico più eterogeneo, che può avvicinarsi alla scultura attraverso una manifestazione lontana dall’esclusività e che spesso caratterizza il mondo artistico contemporaneo.

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