Il PACTA Salone riapre le porte al pubblico con “Riccardo III, invito a Corte”, una produzione Teatro Stabile D’Innovazione Galleria Toledo

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Dopodomani, giovedì 12 gennaio (e fino a domenica prossima, 15 gennaio), il PACTA Salone riapre le porte con un grande classico: “Riccardo III, invito a Corte”, da William Shakespeare, una produzione Teatro Stabile D’Innovazione Galleria Toledo. Un gobbo scellerato si aggira sulla scena, schernito dalla sua natura e dalla vita, traboccante di violenza e perversione. È Riccardo, il malefico “fool” del repertorio shakespeariano, una vera e propria maschera per indagare le cause e gli effetti della sua incontrollabile sete di potere. La corsa per la corona regale si combina con un desiderio malato di vendetta e una smania a compiere ogni proposito peggiore. E il potere, tanto agognato, si tradurrà in un gioco di massacri, che esclude ogni possibilità di riflessione o redenzione. “Riccardo quasi giullare di se stesso”, spiega la regista dello spettacolo, Laura Angiulli. “In un continuo gioco con la deformità, che ne irrigidisce gli atti (ma è deformità fisica, o non piuttosto lo specchio di una profonda distorsione interiore?), Riccardo fa suoi quegli schemi rappresentativi propri della violenza e dell’inclinazione al delitto, manifestando propositi di vendetta contro la vita, contro la natura che l’ha forgiato “privo di ogni bella proporzione”. Il potere soggiogato all’azione sanguinosa’ trova in Riccardo un radicamento che esclude l’etica e spiega il suo ripiegamento all’orrore del gesto. Irrilevante è il valore della vita, schiacciata in un gioco al massacro che elude ogni riflessione sull’atto in sé. Anche il codardo grido che accompagna la sua sconfitta e la morte (‘Un cavallo, un cavallo, il mio regno per un cavallo!”) accentua la vanità di un successo effimero, e rende privo di sostanza l’intero costrutto delle scellerate azioni assecondate di delitto in delitto”.

LA TRAMA
Il gobbo e sciancato Riccardo, Duca di Gloucester, fratello di re Edoardo IV, uomo feroce e molto ambizioso, ambisce a salire al trono e per ottenere la corona è disposto a tutto. Per arrivare al suo scopo, infatti, non esita a far uccidere il fratello maggiore, il Duca di Clarence, e corteggia e sposa Anna, vedova del Principe di Galles. Morto il re Edoardo IV, Riccardo assume il ruolo di protettore del Regno e reggente, in attesa che il figlio e legittimo successore compia la maggiore età. Ma la sua crudeltà e la sete di potere lo spinge a rinchiudere il ragazzo con il fratello, il Duca di York, nella Torre di Londra. Per conquistare definitivamente il suo ruolo di sovrano deve eliminare ogni ostacolo, compresi i pari del Regno che si schierano contro di lui. Raggiunto il suo scopo, fa uccidere i figli di Edoardo, ripudia Anna e progetta di sposare la nipote Elisabetta. Ma a questo punto, il Duca di Buckingham si ribella, e schieratosi con il conte di Richmond, attacca l’usurpatore. Il destino di Buckingham sarà la morte, ma anche per Riccardo non ci sarà salvezza: nella battaglia di Bosworth, infatti, il conte di Richmond lo uccide.


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