Essere Diabolik secondo i milanesi Mo’ Better Swing e il loro complice Mr. Kayman

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Il primo di novembre dell’ormai lontano 1962 Diabolik fece la sua prima apparizione in edicola. Il 16 dicembre del 2021, invece, esce nelle sale cinematografiche il film che i Manetti Bros. hanno dedicato al personaggio creato da Angela e Luciana Giussani e pubblicato dalla casa editrice milanese Astorina. E sempre ieri, infine, un’altra versione dell’eroe del fumetto nero italiano fa la sua apparizione nel panorama videomusicale italiano. È un Diabolik in salsa pop-swing, infatti, quello del videoclip “Essere Diabolik”, realizzato dalla band milanese Mo’ Better Swing e dall’artista torinese Mr. Kayman. Un connubio, quest’ultimo, nato sul web durante la clausura forzata del 2020, a causa della pandemia. Il brano è un vero e proprio atto d’amore, seppur semiserio, verso il misterioso uomo in calzamaglia nera. Nel video, un improbabile Diabolik avanti negli anni e un po’ sovrappeso è impersonato da Tony Rucco, attore cinematografico e teatrale della scena milanese, componente storico, fra l’altro, dello Zelig Cabaret. “Fin da bambino, la figura di Diabolik mi ha notevolmente affascinato”, rivela Mauro Bazzini, chitarrista e fondatore dei Mo’ Better Swing. “È chiaramente un eroe del male, non disdegna di usare la forza, di rubare e persino di uccidere, ma nel fumetto non si avverte quella morbosità tipica della violenza gratuita, dello splatter, dell’horror costruito per impressionare, addirittura per disgustare. È una violenza necessaria (diciamo così) perché la figura dell’eroe non venga sminuita, intaccata, perché venga salvaguardata l’aura dell’invincibilità e che l’eroe possa perpetuare la propria leggenda. Così come molto affascinante, va da sé, è sempre stata Eva Kant, la compagna di Diabolik”.

Mauro Bazzini, chitarrista e fondatore dei Mo’ Better Swing, in un’immagine tratta dal video del brano “Essere Diabolik”

E poi lo stile del brano, davvero originale. “Si rifà a certi stilemi dell’electro swing, ma rivisto in chiave più acustica, con meno utilizzo dell’elettronica e un approccio più cantautorale”, spiega il musicista milanese. E poi c’è il bravissimo Mr. Kayman, che strizza l’occhio allo swing italiano dei vari Buscaglione, Arigliano, Natalino Otto e Rabagliati”. E infine i ringraziamenti. “Non posso che dirmi onorato di suonare con i Mo’ Better Swing”, conclude Bazzini. “Con Mario, Rino, Daniele Moretto e anche se soltanto in studio con Daniele Comoglio, che ha registrato la sezione dei sassofoni. E poi con la sempre bravissima Valentina Caprara e con un grande musicista e una grande persona come il pianista Luciano “Lucky” Pesce, con cui da subito c’è stata grande sintonia. Nel video appaiono anche amici di vecchissima data come Vincenzo Longobardo, Rossana Ruffini. Infine il nostro regista Gianmaria Carrara. Tutte persone speciali, almeno per me. E grazie anche all’attore e regista Alessandro Bontempi (di Teatro Cascina Commenda, che appare sul finire del video), Balzapaola Pili (che appare come ammaliante corista nel video), al genio della grafica Michal Itzhaik, a Sarah Demagistri, Angelo Albani e Barbara e Max di quella storica e splendida realtà milanese che è il Nidaba Theatre di via Gola”.

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