Bea Buozzi torna in libreria con “L’anno delle parole ritrovate”, in una Milano pronta a ripartire ancora una volta nella sua storia

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“È tornata l’ora di sentire, di sognare e di ascoltare com’era prima che tutta questa bellezza fosse seppellita nei ricordi. Riscoprirne il suono e distribuzione dei gesti al mondo senza stancarsi mai di ripetere che, qualunque cosa accada, la vita è un dono, ma è una sola. E allora non permettete che nessuno ve la rubi e, avanza scendere, ma a patti, abbracciatela anche nei giorni più impietosi. Perché è meravigliosa, nonostante tutto”. Parole di Bea Buozzi, giornalista e scrittrice milanese, in libreria con la sua nuova opera, “L’anno delle parole ritrovate”, pubblicata da Morellini Editore. Il libro racconta le vicende del palazzo di Corso di Corso Buenos Aires alle prese con una misteriosa lettera che viene lasciata nella guardiola della portineria, scatenando la curiosità degli inquilini. Non mancheranno, così, nuove avventure, che coinvolgeranno Diana e Regina, Agnes, Buk, Bea e il chihuahua Rimbaud, la vedova Merlizzi e la sua gatta Papillon, il dottor Bronte e il resto della “Compagnia del Macondo”, a cui si aggiungeranno nuovi e adorabili personaggi. Un ulteriore mistero avvolgerà il palazzo: chi racconta le vite nel podcast “Le voci del condominio”? Sullo sfondo di una Milano che riparte, le vicende di un anno che non dimenticheremo: il conflitto in Ucraina, il giubileo della Regina Elisabetta, le elezioni presidenziali. Un testo che incrocia l’attualità e le vicende quotidiane dei personaggi alle prese con nuovi amori ed eventi inaspettati.

La copertina del nuovo libro di Bea Buozzi, in libreria per Morellini Editore

DICONO DI LEI:

“Tornano i protagonisti del Macondo con il loro irresistibile caleidoscopio di vite che si intrecciano in una Milano pronta a ripartire più brillante che mai. Dalle elezioni presidenziali, alla regina Elisabetta, il racconto di un anno come solo Bea Buozzi sa fare”.
(Federica Bosco)

“Bea Buozzi ha la capacità di prenderti per mano e accompagnarti nella Storia e nelle storie dei suoi personaggi mostrando il volto più vero e sincero di Milano, fatto di comunità chiassose e multiculturalità.
“L’anno delle parole ritrovate” è un romanzo da leggere e tenere caro per lo spaccato sociale che riesce a dipingere della nostra epoca”.
(Silvia Zucca)

(Nell’immagine di copertina: Corso Buenos Aires, l’arteria stradale milanese in cui si svolge la trama del libro)