Al Palazzo delle Stelline Stefano Zecchi parla della tragedia del Confine Orientale, una pagina oscura e mai dimenticata della storia italiana

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Un incontro pubblico, in occasione della Giornata del Ricordo, per onorare e celebrare le vittime dei massacri delle foibe e l’esodo istriano-giuliano-dalmata. Domani (venerdì 10 febbraio) alle 18.30, alla Sala Porta del Palazzo delle Stelline, in Corso Magenta, Stefano Zecchi dialoga sulla tragedia del Confine Orientale Italiano con i giornalisti triestini Fausto Biloslavo e Gian Micalessin e lo scrittore Marco Valle, tutti figli di famiglie di esuli. “Ho accolto con favore ed entusiasmo questo invito da parte degli organizzatori”, ha dichiarato il filosofo, scrittore e opinionista veneziano. “Una serata da trascorrere con il pubblico e con cari amici, che con il loro lavoro di giornalisti sono stati custodi della memoria e instancabili testimoni della verità dietro i massacri degli italiani istriani, giuliani e dalmati, avvenuti durante e subito dopo la Seconda Guerra Mondiale”. All’evento parteciperà anche il presidente del Senato, Ignazio La Russa. Quella degli esuli istriani è una tragedia che ha segnato una parte significativa della produzione letteraria di Zecchi. Uno dei suoi ro-manzi, “Quando ci batteva forte il cuore” (Mondadori), è diventato un fumetto, “Una vita per Pola” (Ferrogallico). “Mi onoro di essere presente a questo evento milanese”, ha concluso l’ex docente di Estetica all’Università del capoluogo lombardo”, per celebrare e ricordare quella pagina di storia ita-liana, spesso ancora violentata”. Lo scorso anno, il Comune negò a Zecchi la Sala Alessi di Palazzo Marino per una sua lectio magistralis sul tema.

Il Palazzo delle Stelline, in Corso Magenta

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(Immagini tratte dal web)