LA DOLCE VITA: DA NINO ROTA AD HANS ZIMMER del BALLETTO DI MILANO al Castello Sforzesco. Uno spettacolo che celebra il legame tra musica e cinema

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Il BALLETTO DI MILANO si prepara a un’estate e un autunno ricchi di successi, celebrando al Castello Sforzesco il debutto milanese del suo acclamato spettacolo LA DOLCE VITA: DA NINO ROTA AD HANS ZIMMER. L’appuntamento è previsto per mercoledì 30 luglio alle 21.00, nell’ambito della manifestazione ESTATE AL CASTELLO.

Lo spettacolo si apre con un tuffo nella Roma degli anni ’60, omaggiando Federico Fellini e il suo capolavoro La Dolce Vita. Le coreografie, ispirate alla frenesia e alla dolcezza della vita romana, si muovono sulle note intramontabili di Nino Rota, proseguendo con brani celebri di Amarcord, 8½ e Romeo e Giulietta. A seguire, le eleganti melodie di Henry Mancini per Colazione da Tiffany avvolgono lo spettatore in un’atmosfera di sofisticata nostalgia. Le composizioni epiche di Ennio Morricone, invece, conducono il pubblico nella dolce malinconia del cinema italiano con brani immortali come C’era una volta il West e Nuovo Cinema Paradiso, cosi come La vita è bella che valse l’Oscar come miglior colonna sonora a Nicola Piovani nel 1999.

L’omaggio prosegue con le emozionanti musiche di Dario Marianelli per Anna Karenina, che catturano la drammaticità e il romanticismo della letteratura russa. Le vivaci note di Elliot Goldenthal rievocano l’universo vibrante e colorato di Frida Kahlo, mentre le potenti composizioni di Clint Mansell e Hans Zimmer aggiungono profondità e intensità. Il programma include anche brani non espressamente scritti per il cinema, ma legati a celebri film tra cui She in Notting Hill, il celeberrimo Valzer n. 2 di Shostakovich, noto in tutto il mondo come sigla del Giffoni Film Festival e utilizzato in vari film tra cui Primo Carnera, e Sway con cui si chiude la prima parte della serata. Utilizzato da Claude Lelouch come colonna sonora nell’omonimo film del 1981, il Bolero di Ravel è celebre per la sua ripetitività ipnotica e per l’inarrestabile crescendo orchestrale. Brano perfetto per enfatizzare tensione e dramma anche in contesti cinematografici, è presentato nella seconda parte della serata nell’esclusiva versione coreografica di Adriana Mortelliti per il Balletto di Milano in cui ogni gesto e movimento riflette l’intensità crescente della musica.

Oltre al debutto milanese, il BALLETTO DI MILANO compie un ulteriore passo nel consolidamento della sua presenza internazionale con un’importante tournée in Cina, su invito di due tra i principali festival di danza del Paese. Dal 23 al 28 luglio, infatti, parteciperà alla 7ª edizione del China Xinjiang International Dance Festival a Urumqi, riconosciuto per il suo enorme rilievo culturale e organizzato da enti come il Ministero della Cultura cinese. L’edizione 2025, il cui tema guida è “Let’s Dance Together”, durerà 17 giorni (20 luglio – 5 agosto), ospitando eventi e spettacoli di compagnie provenienti da otto Paesi e diverse regioni della Cina. Il cartellone comprende 26 rappresentazioni e il BALLETTO DI MILANO proporrà due suoi grandi titoli: CARMEN e ROMEO E GIULIETTA. Nel cast 20 ballerini, tra i quali Alessandro Orlando, Annarita Maestri, Mattia Imperatore e Giusy Villara.

CARMEN è anche il titolo scelto dal prestigioso Nanjing Forest Music Festival dove il BALLETTO DI MILANO si esibirà il 7 ottobre, ribadendo il proprio ruolo da protagonista nella scena internazionale della danza. Il Nanjing Forest Music Festival, giunto al suo decimo anno nel 2024, integra musica, danza e natura, con un afflusso crescente di pubblico internazionale e produzioni di rilievo. È noto per il suo carattere sinfonico e multisensoriale, capace di attirare pubblico e critica altamente qualificati.
Questa presenza in Cina amplia ulteriormente la mappa dei successi internazionali del BALLETTO DI MILANO, già consolidata in numerosi Paesi. Il 2025 ha segnato anche gli importanti debutti in Kirghizistan, Uzbekistan e Kazakistan. La prestigiosa tournée di primavera in Asia Centrale ha confermato la missione della compagnia milanese nel contribuire all’internazionalizzazione della cultura e al dialogo creativo tra i popoli.